27 agosto 2013

Ieri sera. Serata tranquilla, cena tra amici, qualche bicchiere di vino e Albert Camus!
Al liceo, purtroppo, filosofia l'ho fatta una "chiavica" e all'università ho studiato tutt'altro.
A parte i filosofi greci, Kant, Schopenhauer, Hegel e qualche altro, la mia conoscenza è davvero limitata in tal settore.
Mentre parlavamo del più e del meno, esce fuori Camus (questo sconosciuto...). Precipitando nella mia più totale ignoranza...e nel più totale imbarazzo... ammetto candidamente (ma quando mai...faccio un accenno implicito) di non averlo mai letto...e di non sapere nemmeno chi fosse.
Per la serie: c'è sempre una prima volta.
Ad un tratto mi vedo piombare davanti agli occhi l'Opera Omnia (romanzi, saggi e racconti di Albert Camus).
All'apparenza sembra un bel mattoncino.
Presa dalla curiosità, per prima cosa lo apro e con le dita scorro subito all'ultima pagina...schock: 1377 pagine. Dò uno sguardo al carattere. Il mio schock si tripilica: la scrittura è minuscola.
Ma non demordo. Leggo i titoli delle opere ivi contenute e subito mi rincuoro!!! Leggo "Rovescio e diritto", "la peste", "lo straniero" ecc...
Allora capisco che forse non è poi così male!!! Peccato che tutto ciò sia successo alle 3.00 di notte e il mio sonno mi stava quasi assalendo...


La mia curiosità, però, continua.
Ora, nel momento esatto in cui sto scrivendo questo post, i miei occhi sono scivolati sulla citazione che apre l'introduzione:
Albert Camus "ci offre la promessa di una letteratura classica, senza illusioni, ma piena di fiducia nella grandezza dell'umanità; dura, ma senza inutile violenza, appassionata ma riservata...una letteratura che si sforza di descrivere la condizione metafisica dell'uomo, pur partecipando pienamente ai movimenti della società".
Queste sono le parole con le quali Jean-Paul Satre parlava di Camus sulla celeberrima rivista americana "Vogue" nel 1945.  A detta di Rogier Grenier,  queste parole si riveleranno profetiche perché all'epoca in cui vennero scritte, Camus, il ragazzotto appena trentenne venuto dalla Francia, si stava appena affacciando sulla scena statunitense con un solo romanzo "lo straniero" e appena un saggio "il mito di Sififo"! Beh, a me sta venendo ancora di più la curiosità! Ora, infatti, vi lascio e continuo a leggerlo...poi nel prossimo post vi parlerò delle mie riflessioni a riguardo...
Se voi l'avete letto e vi è piaciuto, scrivete le vostre impressioni, qui sotto, nei commenti...ne riparleremo nel prossimo post!!!! 

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