19 giugno 2014


Fonte immagine: http://static.tuttogratis.it/internet/fotogallery/625X0/41051/icone-social-network-le-piu-belle-del-web.jpg

L'uso di strumenti social nelle biblioteche può rivelarsi utile per monitorare le informazioni principali e produrre un più ampio numero di dati rispetto ai canali tradizionali.
i social network stanno acquisendo una sempre maggiore importanza nella società, connettendo le persone tra loro e facilitandone le relazioni. Internet è il migliore strumento per scambiarsi velocemente idee e risultati di ricerca. Se negli anni '90 l'accesso era di tipo unidirezionale alle pagine visualizzate, nella seconda parte della sua esistenza, internet diventa di tipo collaborativo tra coloro che accedono alla rete, acquisendo una nuova dimensione. Vi è un interscambio tra le comunità virtuali, garantendo elaborazioni, condivisioni e la diffusione del sapere in ogni parte del mondo. E aumentano sempre più le pubblicazioni che non passano dall'editore ma vengono pubblicate direttamente in rete attraverso sistemi di Open Access, i siti web dell'Università o le collane universitarie online. In tal senso, i social possono allargare i metodi di valutazione delle pubblicazioni scientifiche. Delicious è forse il social network più conosciuto e usato per la diffusione di pubblicazioni e link, rendendo le informazioni maggiormente fruibili e disponibili, offrendo anche la possibilità di scoprire siti correlati, ricerche simili, collaborazioni con studiosi con specifici interessi. Nel web le pubblicazioni possono essere facilmente trovate su siti istituzionali, Google Books, Europeana, SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale), Slideshare, Vimeo, Academia.edu. 
Blog, siti per video, Pininterest e liste di discussione possono rivelarsi indispensabili per la circolazione di nuove idee. I blog sono perfetti per tale scopo poiché permettono di avere ampio spazio per la diffusione delle informazioni, l'inserimento di commenti da parte dei lettori e quindi una discussione partecipata, il controllo delle statistiche di accesso al sito. Il social di questo tipo più diffuso in assoluto è sicuramente Twitter, che con la sua attività di microblogging e con gli #hashtag permette di raggruppare i commenti ad un post in un solo argomento.  


Fonte: Anna Maria Tammaro. La comunicazione scientifica nel web: valutare le pubblicazioni utilizzando i social networks

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